Osservatorio Bibliografico della Letteratura Italiana Otto-novecentesca

Oblio, X, 38-39
a fuoco

Giuseppe Langella


Prime notizie sul Realismo Terminale

Il Realismo Terminale, movimento d’avanguardia fondato da Guido Oldani, vuole rappresentare criticamente, a livello planetario, la civiltà globalizzata degli anni Duemila. L’ambiente artificiale in cui viviamo, stipato di gente e di oggetti in megalopoli sempre più vaste, sta producendo alcune significative trasformazioni antropologiche, che dal campo dell’esperienza quotidiana si riverberano sui paradigmi stessi della conoscenza di sé e del mondo. Il dispositivo retorico più caratteristico del Realismo Terminale è la «similitudine rovesciata», che assume, come termine di paragone per comprendere ciò che esiste o che accade, non la natura ma il mondo artificiale. Altri stilemi praticati dai realisti terminali sono la «lingua egemone» e l’«accumulazione caotica», che riflettono, rispettivamente, la globalizzazione e l’accatastamento di popoli e di oggetti.

The Realismo Terminale, the avantgarde movement founded by Guido Oldani, aims at representing in a critical way, on a planetary scale, the global civilization of the 2000s. The artficial environment where we all live, full of people and objects in more and more vast megalopolises, is causing some anthropological transformations, which from our daily experience affect the very paradigms of the knowledge of ourselves and of the world. The most peculiar rhetorical device of the Realismo Terminale is the «reversed simile»: to understand what exists or happens, it assumes as a term of comparison not nature but the artificial world. Other stylistic features employed by the poets of the movement are the «hegemonic language» and the «chaotic accumulation», which reflect, respectively, globalization and the heaping of peoples and objects.

Cerca
Generic filters
Filter by Categorie
a fuoco
al presente
all'attenzione
editoriale
in circolo
recensioni
saggi
voci

L'ultimo numero