Osservatorio Bibliografico della Letteratura Italiana Otto-novecentesca

il progetto

Oblio è una rivista scientifica semestrale, afferente all’Area 10, che esce in open access, con la cura dell’editore Vecchiarelli e il patrocinio della Mod (Società italiana per lo studio della modernità letteraria).

In quanto osservatorio del dibattito critico sulla letteratura italiana moderna e contemporanea, Oblio censisce da un decennio la produzione scientifica del settore, offrendosi innanzitutto come strumento di orientamento e discussione alla comunità degli studiosi. Un simile impegno negli anni è stato reso possibile coinvolgendo un numero amplissimo di collaboratori e collaboratrici della più diversa provenienza, per area geografico-accademica (nazionale e internazionale) e per tendenza critica. Schede e recensioni apparse su Oblio superano ormai la soglia delle 2000, a testimonianza di una capillare registrazione delle ricerche sull’Otto-Novecento letterario e oltre.

Grazie alle opportunità offerte dalla rete, la rivista consente adesso anche una consultazione più agile e completa, oltre che, con funzioni di ricerca più articolate, un pratico orientamento sulle novità e la storia recente degli studi.

Oblio si avvale di un Comitato scientifico e di un Comitato editoriale, i cui componenti sono scelti tra coloro che con continuità hanno contribuito ad aggiornare il repertorio di recensioni, curandone anche la redazione e il reclutamento degli autori nonché a promuovere e seguire la realizzazione di proposte di saggi, approfondimenti e discussioni.

Mentre alla promozione delle recensioni, essenziali strumenti di informazione, confronto e dialogo scientifico sacrificati dai criteri vigenti di valutazione, Oblio ha assegnato nel tempo e continua ad assegnare un posto privilegiato, a questo ragionato repertorio bibliografico e critico la rivista ha affiancato sin dal secondo numero una sezione di saggi e rassegne, che vanta un’analoga ricchezza e continuità, avvalendosi anche in questo caso del contributo di una rete molto vasta di collaboratrici e collaboratori, i cui lavori sono confortati dal vaglio del comitato editoriale e della direzione, oltre che dal processo di revisione fra pari.

Nel corso del tempo sono state introdotte nuove rubriche. Prima fra tutte all’attenzione, che ha riproposto scritti critici di illustri studiosi del vicino passato, con note e discussioni a margine, per rilanciare il valore e saggiare la durata del lavoro critico. In questa direzione si sono mosse anche le rubriche in circolo e al presente, rivolte a provvedere la comunità di un’apertura costante e a discutere sulla critica e sulla letteratura più attuali. Invece voci e a fuoco costituiscono l’una una sezione di intervento, più o meno militante, su lemmi chiave di un ideale glossario del lavoro sulla letteratura, l’altra un approfondimento collettivo su temi, autori o problemi.

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