Osservatorio Bibliografico della Letteratura Italiana Otto-novecentesca

Alessandro Gerundino

Dopo aver conseguito la laurea magistrale in Giurisprudenza il 22 gennaio 2010, tra il 2011 e il 2013
ho frequentato tre scuole di archivistica presso l’Archivio Segreto Vaticano, l’Archivio di Stato di
Firenze e l’Istituto Storico Italiano per il Medioevo. Ho conseguito la laurea in Filologia Moderna
presso l’Università “La Sapienza” di Roma il 22 gennaio 2019 con 110 e lode. Durante il mio percorso
di studi ho approfondito sia la filologia di testi del Quattro e Cinquecento, sia la letteratura italiana
contemporanea. Per quanto concerne il primo ambito, per la tesi di laurea triennale ho edito una parte
degli appunti di uno studente dello Studium Urbis, traditi dal manoscritto Laurenziano Pluteo 47.15,
il quale nell’anno accademico 1484-’85 seguiva un corso di Pomponio Leto sul De lingua latina di
Varrone e nell’ambito di vari corsi ho approfondito l’umanesimo latino, in particolare Lorenzo Valla
e Biondo Flavio. Per quanto riguarda il secondo ambito mi sono occupato principalmente di scrittrici,
nello specifico di Alba de Céspedes, Elsa Morante, Annamaria Ortese, Paola Masino e Fabrizia
Ramondino. Durante un corso di Letteratura Francese ho indagato il rapporto tra micro e macrostoria
nel romanzo Les années di Annie Ernaux; ho analizzato inoltre la semiotica dello spazio interno nella
scrittura femminile, approfondendo in particolare La stanza di Jacob di Virginia Woolf, in occasione
di un corso di Letterature comparate. Nel 2017 ho partecipato al ciclo di seminari Le parole delle
scrittrici
presso la Casa Internazionale delle donne ed ho svolto un tirocinio presso l’Archivio del
Novecento consistente nella schedatura di 18 fascicoli dell’archivio Malerba e in uno spoglio nel
fondo di Vito Riviello per conto della Professoressa Cecilia Bello Minciacchi, con la quale continuo
a collaborare. Dal novembre 2019 sono dottorando in Studi Italianistici presso l’Università degli Studi
di Pisa e il mio progetto di ricerca s’intitola Le Antiquitates Romanae di Andrea Fulvio nel
volgarizzamento di Paolo Del Rosso: cultura letteraria e antiquaria nella Roma leonina e clementina.


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